GIOVANNI BIRINDELLI, 21.4.2016
(Pubblicazione originale: MiglioVerde)
[…] La concorrenza non è una situazione ma è quel processo attraverso il quale, nel rispetto della Legge intesa come limite non arbitrario a ogni potere coercitivo (e quindi come principio di non aggressione), emergono i più bravi, i più audaci, i più innovativi e/o i più fortunati.
[…] Lungi dall’essere una violazione della concorrenza, il monopolio e lo sfruttamento dei relativi vantaggi (il cosiddetto ‘abuso’ di posizione dominante), nei limiti in cui non è tale a seguito di un’azione coercitiva (come è nel caso del monopolio legale della moneta, per esempio), è espressione di concorrenza.
[…] Nel fatto che, mentre non ha nulla da ridire sul monopolio legale (e quindi anti-concorrenziale) del denaro da parte del sistema stato-banca centrale (o su quello della violenza da parte dello stato), l’Antitrust accusa Google di violare la concorrenza, sta tutta l’essenza delle istituzioni democratico-totalitarie.
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