GIOVANNI BIRINDELLI, 14.9.2018
(Pubblicazione originale: Catallaxy Institute)
Leggendo questo stupendo libro di Rothbard che mi mancava, scopro (o riscopro se me lo ero dimenticato) che la teoria soggettiva del valore (inclusa quella delle preferenze temporali) nasce con Democrito (c. 460 – c. 370 a.C.).
Scopro anche che il primo libertario anarco-individualista fu il cinese Chuang Tzu (369 – c. 286 a.C.). Oltre a rifiutare lo stato e ad argomentare in favore del libero mercato senza se e senza ma, Chuang Tzu fu il primo teorizzatore dell’ordine spontaneo (l’ordine che è il risultato delle azioni delle persone ma della progettazione di nessuno: p. es. una lingua; un’economia di mercato – catallassi ; il denaro non di stato; ecc.): “Il buon ordine emerge spontaneamente quando non si interferisce con le azioni degli uomini [“when things are let alone”] … Non è semplicemente che il mondo non ha bisogno di essere governato: esso dovrebbe non esserlo”.
La Scuola Austriaca di economia e il libertarismo hanno quindi antenati molto più antichi di quello che io sapessi.
Invece rileggo (cosa che sapevo ma che è sempre bene rinfrescare) che il comunista Platone aveva nei confronti del denaro un atteggiamento perfettamente sovrapponibile a quello oggi dominante in contrasto al quale nasce bitcoin:
“L’uso dell’oro e dell’argento accelerò enormemente con l’invenzione del conio in Lydia all’inizio del settimo secolo a.C. e il denaro coniato si diffuse rapidamente in Grecia. Coerentemente con la sua avversione nei confronti dell’arricchimento personale, del commercio e della proprietà privata, Platone fu forse il primo teorico a scagliarsi contro l’uso dell’oro e dell’argento come denaro. Egli detestava l’oro e l’argento anche perché servivano da monete internazionali accettate da tutte le persone. Poiché quei metalli preziosi sono universalmente accettati ed esistono indipendentemente dalla decisione di qualsiasi governo, l’oro e l’argento costituiscono una potenziale minaccia alla regolamentazione economica e morale della polis da parte di chi la comanda (“rulers”). Platone invocò un denaro fiat di stato, pesanti multe sull’importazione di oro al di fuori della città-stato [di Atene] e la privazione della cittadinanza a tutti i commercianti e lavoratori che scambiavano denaro”.
Da un lato, bitcoin-blockchain è l’avanguardia. Dall’altro, è la tradizione spontanea a cui Platone volle opporre l’arroganza, l’ignoranza e la violenza del comunismo.
Anche le ragioni che stanno alla base di bitcoin-blockchain sono quindi molto antiche. Esse sono relative a una tradizione di libertà e di mercato: quindi di umiltà in relazione alla conoscenza.
Chi non ha la possibilità di leggere il primo volume della monumentale storia del pensiero economico di Rothbard apprezzata da Giovanni Birindelli nel suo bell’articolo, può leggerne la sintesi completa abbonandosi a Tramedoro: http://tramedoro.eu/?p=2403