La strategia di Bitcoin, che ha reso possibile il denaro non arbitrario in un mondo di denaro fiat, può rendere possibile la legge non arbitraria (naturale) in un mondo di legge fiat?
Da oggi è online il sito https://www.bitrule.org (in inglese) dedicato esclusivamente alla risposta a questa domanda.
Dagli studi scientifici presentati emerge, in primo luogo, che oggi, per i guariti, gli obblighi vaccinali sono del tutto inutili: Il dottor Makary e i suoi colleghi della John Hopkins University in uno studio affermano: “Abbiamo scoperto che tra 295 persone non vaccinate che in precedenza avevano il Covid, gli anticorpi erano presenti nel 99,9 per cento di loro fino a quasi due anni dopo l’infezione. Ed abbiamo anche scoperto che l’immunità naturale sviluppata da varianti precedenti riduceva il rischio di infezione con la variante Omicron … Se Omicron è il vaccino naturale per coloro che non hanno avuto accesso o non sono stati idonei al vaccino, che senso ha immunizzare coloro che sono già immuni?”.
Anche l’autore dell’articolo si chiede: “come possono esserci obblighi vaccinali quando l’immunità naturale fornisce una protezione migliore dei soli vaccini? … È piuttosto significativo il fatto che né i CDC né i National Institutes of Health americani abbiano effettuato uno studio [come quello della John Hopkins University e degli altri numerosi studi citati nell’articolo, n.d.r.], nonostante il budget da 50 miliardi di dollari ed i 30.000 impiegati di cui dispongono. Eppure, si tratta di una delle informazioni più importanti sia per il pubblico sia per i decisori politici e sanitari. Ne dobbiamo concludere che tali informazioni non interessano a questi decisori, visto anche che finora tutte le loro decisioni sono state finora rivolte a favorire le lobby dei vaccini. … In Italia il fatto che l’immunità naturale sia superiore all’immunità vaccinale non ha fatto parte della discussione di CTS, Ministero della Salute ed AIFA per ragioni che appaiono davvero poco chiare. … Solo agli over 65 senza anticorpi da infezione naturale dovrebbe essere consigliato di vaccinarsi con i vaccini anti-Covid attuali, che sono altamente reattogenici. Per gli immunizzati, invece, non c’è età sopra la quale la vaccinazione sia consigliata, in quanto il Sars-CoV-2 (Omicron o qualsiasi altra variante) ha agito come un vaccino naturale, conferendo anche agli anziani una protezione più ampia e duratura“.
In secondo luogo, l’articolo riporta numerosi studi scientifici che dimostrano che la seconda dose di vaccino è addirittura dannosa: “Alcuni studi suggeriscono che un regime a due dosi sarebbe addirittura controproducente: uno ha scoperto che, nelle persone con infezioni pregresse, la prima dose potenziava i linfociti T e gli anticorpi, ma che la seconda dose sembrava indicare un “esaurimento” – e in alcuni casi anche una eliminazione – dei linfociti T … Un ampio studio nel Regno Unito e un altro che ha intervistato persone a livello internazionale hanno rilevato che le persone … in precedenza infettate dal virus avevano ben il 56 per cento in più di probabilità di sperimentare un grave effetto collaterale [della vaccinazione, n.d.r.] che richiedeva cure ospedaliere. E questo per tacere sugli effetti avversi a medio-lungo termine, di cui nulla sappiamo. Ma fra alcuni medici – tra cui il già citato Mantovani, docente di immunologia dei tumori che ne ha parlato il 6 febbraio a margine di un seminario per suoi colleghi – c’è il timore che l’indebolimento del sistema immunitario prodotto dopo alcuni mesi dai vaccini non si limiti al Sars-CoV-2, ma possa favorire altre patologie infettive (ad es. la tubercolosi) ed i tumori, poiché il sistema immunitario ha un ruolo anti-cancro”.
Il lettore potrà farsi una sua idea delle implicazioni, sul piano della legittimità, dell’attuale obbligo di vaccinazione. Gli studi scientifici menzionati nell’articolo citato portano a concludere che non c’è bisogno di avere un approccio logico alla libertà (cioè di rifiutare il positivismo giuridico in favore del principio di non aggressione) per arrivare a concludere che oggi, specialmente per i guariti ma in realtà per tutti, l’obbligo di vaccinazione è un crimine (un “crimine contro l’umanità” direbbero i collettivisti).
In base a questi studi è scientificamente provato che la seconda dose di vaccino è dannosa per i guariti. Quindi ovviamente non la farò mai, anche se questo significa che dovrò rinunciare alla parte del mio lavoro che richiede il lasciapassare neofascista.
Non sono un avvocato, ma in base ai risultati di questi studi scientifici credo che sia possibile perseguire penalmente il governo e il ministro che obbligano i guariti a vaccinarsi con dosi superiori alla prima. Se la struttura giuridica del paese in cui vivo avesse anche un minimo di rispetto per la libertà intesa in senso logico (non arbitrario), sarebbe possibile perseguire penalmente chiunque ricorra alla violenza per obbligare altri a vaccinarsi in generale.
I strongly suggest the following article by Janet Daley for The Telegraph (what a great writer!) on why the EU’s reaction to the UK’s approval of a Covid vaccine is the expression of the communist principles it was based on.
Here a short extract:
Have you got that? It is, apparently, more important for all the EU member states to be seen to act together than it is to make the speediest possible decision on a vaccine that could save lives. At the present mortality rate in Europe, a delay of a further month might mean an extra death toll of hundreds of thousands – and still more delay to the economic recovery that can only follow once restrictions have ended, with all the further damage to the quality of life that will involve. So European unity is worth more than anything – even life itself? It is difficult to understand how such a view could be uttered without any embarrassment. To comprehend the set of beliefs from which it springs, you need to recall the origins of this whole idea: European unity was the post-war antidote to the mass murder of one another’s people that had been such a feature of the last century. But it was also the milder form of that other monumental twentieth century phenomenon: the communist principle (note the small “c”) that social benefits must always be collective and equally distributed. Everybody has to have precisely the same advantages as everybody else at the same time. This is what Brussels calls “solidarity”.
The EU, where I still live, is and has always been a political-bureaucratic structure based on communist (and therefore totalitarian as well as economically catastrophic) ‘principles’.
However, doesn’t the same general, logical principle of liberty which applies in the relation between a sovereign state (e.g. the UK) and a superstate (the EU) also apply in the relation between the individual and a national state?
For example, aside from communist ‘principles’ (fully equivalent to those on which the EU is based) and ‘government economics’ (e.g. Keynesian economics, which is no economics at all), why shouldn’t an individual decide for himself which kind of money to use? Why not a free market in the money sector? On the ground of which general, logical principle shouldn’t the individual be sovereign in this and other areas where the national state imposes its own sovereignty upon him?
I have the impression that national states (just like anyone else) can be rightly inclined to defend the principle of sovereignty (which is an important part of the principle of liberty: the non-aggression principle) when it’s their sovereignty, but (each state to a different degree in different sectors) are utterly unwilling to defend the same principle when it is the sovereignty of the individual.
Because liberty is a logical principle, it is not compatible with arbitrary, double standards.
Nel podcast faccio due volte riferimento al caso del “free-banking scozzese” citato da Murray Rothbard nel suo libro Il Mistero dell’Attività Bancaria.
Subito prima della pubblicazione del podcast, Francesco Carbone mi ha segnalato questo interessantissimo articolo di Rothbard che non avevo letto o non mi ricordavo di aver letto, dal titolo Il Mito del Free-Banking Scozzese, che Francesco ha segnalato anche nelle note della puntata.
In questo articolo, Rothbard corregge quello che lui stesso aveva scritto ne Il Mistero dell’Attività Bancaria a proposito del sistema bancario scozzese nel periodo XVIII- prima metà XIX secolo. Continue reading →