L’ultima linea di difesa

GIOVANNI BIRINDELLI, 8.10.2017

(Pubblicazione originale: Catallaxy Institute)

L’ultima linea di difesa di tutti coloro che sono a favore della repressione spagnola in Catalogna (il governo spagnolo, quel passacarte del re, gli unionisti, l’UE) è una sola: la costituzione. Continue reading

Indipendenza, denaro e credito. Un saggio di Giovanni Birindelli su moneta e libertà

CARLO LOTTIERI, 19.12.2016

(Pubblicazione originale: Switzerland Institute in Venice)

Con questo corposo articolo dal titolo «Indipendenza, denaro e credito» Giovanni Birindelli invita alla riflessione quanti in Veneto (e non solo) sono impegnati nel favorire un processo di disgregazione dello Stato nazionale italiano. In particolare, egli richiama l’attenzione sulle questioni di ordine morale e di ordine economico che sono sottese a un sistema monetario basato su una valuta fiduciaria (fiat money), senza copertura in oro e offerta in maniera monopolistica.

Quanti auspicano che la fine del nazionalismo italiano (dalla monarchia sabauda al fascismo, alla socialdemocrazia assistenziale) possa portare a un ordine basato su diritto e libertà devono evitare di ripetere gli errori del passato entro il nuovo quadro che potrebbe venire a creare.

La società veneta, allora, non ha bisogno di sostituire un monopolio monetario con un altro, ma deve invece lasciare che gli strumenti degli scambi emergano dalle libere scelte degli attori economici: i quali devono potere essere liberi di utilizzare le monete attuali (euro, dollaro, franco svizzero, ecc.), usare altri mezzi (bitcoin, oro, ecc.) e dare vita a nuove monete alternative (se esse verranno accettate dai consumatori).

Indipendenza, denaro e credito

GIOVANNI BIRINDELLI, 16.12.2016

(Pubblicazione originale: Switzerland Institute in Venice – Quaderno n. 9)

 

Switzerland Institute in Venice

 

1. Introduzione. 2. Sistema monetario e del credito: tre concetti base (Il tasso d’interesse. – Il denaro. – La differenza fra deposito e prestito). 3. Il libero mercato nel settore del denaro e del credito (Cenni generali. – Maggiore crescita da abbassamento delle preferenze temporali). 4. L’espansione artificiale del denaro e del credito (Come avviene. – Gli effetti: il ciclo economico). 5. Scienza economica, metodologia ed “esilio”. 6. L’ambiente giuridico del libero mercato (La conservazione nel tempo del libero mercato. – Il problema strategico della transizione). 7. Conclusioni: autodeterminazione, denaro e credito.

Indipendenza, denaro e credito

GIOVANNI BIRINDELLI, 16.12.2016

(Pubblicazione originale: Switzerland Institute in Venice, Quaderno n. 9)

 

  1. Introduzione
  2. Sistema monetario e del credito: tre concetti base
    • Il tasso d’interesse
    • Il denaro
    • La differenza fra deposito e prestito
  3. Il libero mercato nel settore del denaro e del credito
    • Cenni generali
    • Maggiore crescita da abbassamento delle preferenze temporali
  4. L’espansione artificiale del denaro e del credito
    • Come avviene
      • Riserva frazionaria
      • Banca centrale
      • Riduzione della domanda di contante
    • Gli effetti: il ciclo economico
  5. Scienza economica, metodologia ed “esilio”
  6. L’ambiente giuridico del libero mercato
    • La conservazione nel tempo del libero mercato
    • Il problema strategico della transizione
  7. Conclusioni: autodeterminazione, denaro e credito
  8. Bibliografia
  9. L’autore
  10. L’Istituto

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La lezione catalana sull’autodeterminazione: i princìpi generali uniscono

GIOVANNI BIRINDELLI, 23.9.2015

(Pubblicazione originale: Miglioverde)

… Un altro scenario in teoria possibile (ma in pratica altamente improbabile) è, invece, che a svolgere la funzione della zattera non sia il principio di autodeterminazione ma il processo “democratico” attraverso il quale è stata raggiunta la riva del principio di autodeterminazione. In questo scenario, il principio di autodeterminazione non potrebbe essere gettato via ma costituirebbe il solido e fertile terreno sul quale il sistema sociale ed economico cambierebbe spontaneamente forma, allontanandosi dalla società collettivista e quindi totalitaria per avvicinarsi alla società libera. …

L’articolo è disponibile qui: http://www.miglioverde.eu/autodeterminazione-e-la-lezione-catalana-i-principi-generali-uniscono/

 

Autodeterminazione: due strade complementari

GIOVANNI BIRINDELLI, 28.8.2014

(Pubblicazione originale: Miglioverde.eu)

 

Il primo ministro spagnolo, Mariano Rajoy, ha dichiarato che il suo governo impedirà lo svolgimento del referendum sull’indipendenza della Catalogna in quanto tale referendum sarebbe «illegale». Il cancelliere tedesco Angela Merkel ha dato, naturalmente, il suo sostegno alle parole di Rajoy.

Ricordo che la legalità è il rispetto della “legge” fiat, cioè dei comandi arbitrari di un’autorità; mentre la legittimità è il rispetto della Legge, cioè di quei princìpi generali che esistono indipendentemente dal volere di un’autorità e di qualunque maggioranza. In altre parole, per chi vuole difendere la Legge, ciò che è rilevante è la legittimità, non la legalità. Nei regimi totalitari (p. es. negli attuali stati nazionali dell’Europa continentale), se una cosa è illegale c’è un’ottima probabilità che sia legittima: basti pensare all’evasione fiscale o all’uso di una moneta diversa da quella che lo stato impone con la violenza per poterla svalutare a piacimento, cioè per poter depredare le persone di ancora più risorse attraverso l’inflazione.

Il referendum per l’indipendenza di una regione è legittimo? …

L’articolo si trova a questo indirizzo: http://www.miglioverde.eu/autodeterminazione-due-strade-complementari/

Secessione sia, ma non per creare un altro Leviatano

GIOVANNI BIRINDELLI, 20 April 2012

(original publication: L’Indipendenza)

L’autodeterminazione è una delle implicazioni fondamentali del pensiero liberale. Da un punto di vista liberale, autodeterminazione significa, in primo luogo, che, purché egli agisca all’interno della legge intesa come principio generale e astratto (risultato di un millenario processo spontaneo di selezione culturale di usi e convenzioni), l’individuo deve essere protetto dall’interferenza di chiunque: Stato centrale, autorità locale, decisioni collettive, eccetera. Ma significa anche che laddove sono inevitabili decisioni che non possono essere prese a livello individuale, queste devono essere prese a livello più periferico possibile, cioè il più vicino possibile all’individuo, lasciando allo Stato centrale (sia esso l’Italia o domani l’Europa o la Lombardia) quasi nulla. Continue reading