Voglio essere statalista. Per un giorno.

GIOVANNI BIRINDELLI, 30.1.1971

Domani vorrei essere statalista. Per un solo giorno. Per poter gioire e godere senza freni del fatto che il Regno Unito esce dall’Unione Europea. Per potermi esaltare del ciaone di Nigel Farage a Guy Verhofstadt, alla Commissione Europea, al Parlamento Europeo e all’Unione Europea tutta. Invece quei freni li ho. Quindi il mio godimento sarà in buona parte soffocato e frustrato. Principalmente a causa della consapevolezza del fatto che l’uscita del Regno Unito dall’UE non è un’uscita dal paradigma statalista. Continue reading

I fork sono belli, e possibili anche nei sistemi politici

GIOVANNI BIRINDELLI, 7.11.2017

(Pubblicazione originale: Catallaxy Institute)

A me personalmente SegWit2x non piace (soprattutto perché mi sembra favorire la centralizzazione di Bitcoin e indebolire la sua resistenza alla censura, che vedo come la sua anima); e non mi piace affatto il modo in cui questo fork è stato pianificato e verrà fatto (i tempi di attuazione troppo stretti e soprattutto l’assenza di replay protection sembrano violare regole non scritte il cui rispetto, dal mio punto di vista di non esperto, fa parte della condotta da gentleman nel campo delle crittovalute).

Tuttavia, il concetto di fork (“fork off and do your thing”: separati e fai la tua cosa, senza rompere le balle agli altri) lo trovo meraviglioso. Meraviglioso come una cosa assolutamente normale di cui, assuefatti a forme di collettivismo sempre più estreme, ci eravamo dimenticati o che pensavamo non fosse più possibile (soprattutto nel settore del denaro).

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L’ultima linea di difesa

GIOVANNI BIRINDELLI, 8.10.2017

(Pubblicazione originale: Catallaxy Institute)

L’ultima linea di difesa di tutti coloro che sono a favore della repressione spagnola in Catalogna (il governo spagnolo, quel passacarte del re, gli unionisti, l’UE) è una sola: la costituzione. Continue reading

Il totalitarismo ‘nuovo’ indebolito dal coraggio degli indipendentisti catalani

GIOVANNI BIRINDELLI, 1.10.2017

(Pubblicazione originale: Catallaxy Institute)

Oggi, in Catalogna, nel silenzio dell’UE e dei governi europei (con l’eccezione di quello belga), il totalitarismo ‘nuovo’ (quello democratico e ‘soffice’ che generalmente aggredisce economicamente la proprietà prima che fisicamente la persona) ha adottato forme di repressione tipiche del totalitarismo ‘vecchia maniera’ (quello ‘ruvido’ e brutale che generalmente aggredisce fisicamente la persona prima che economicamente la proprietà).

Nel fare questo, il totalitarismo ‘nuovo’ si è indebolito, perché ha negato sé stesso. Esso infatti è nato in risposta e in antitesi proprio a quelle forme di repressione.

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La lezione catalana sull’autodeterminazione: i princìpi generali uniscono

GIOVANNI BIRINDELLI, 23.9.2015

(Pubblicazione originale: Miglioverde)

… Un altro scenario in teoria possibile (ma in pratica altamente improbabile) è, invece, che a svolgere la funzione della zattera non sia il principio di autodeterminazione ma il processo “democratico” attraverso il quale è stata raggiunta la riva del principio di autodeterminazione. In questo scenario, il principio di autodeterminazione non potrebbe essere gettato via ma costituirebbe il solido e fertile terreno sul quale il sistema sociale ed economico cambierebbe spontaneamente forma, allontanandosi dalla società collettivista e quindi totalitaria per avvicinarsi alla società libera. …

L’articolo è disponibile qui: http://www.miglioverde.eu/autodeterminazione-e-la-lezione-catalana-i-principi-generali-uniscono/

 

Autodeterminazione: due strade complementari

GIOVANNI BIRINDELLI, 28.8.2014

(Pubblicazione originale: Miglioverde.eu)

 

Il primo ministro spagnolo, Mariano Rajoy, ha dichiarato che il suo governo impedirà lo svolgimento del referendum sull’indipendenza della Catalogna in quanto tale referendum sarebbe «illegale». Il cancelliere tedesco Angela Merkel ha dato, naturalmente, il suo sostegno alle parole di Rajoy.

Ricordo che la legalità è il rispetto della “legge” fiat, cioè dei comandi arbitrari di un’autorità; mentre la legittimità è il rispetto della Legge, cioè di quei princìpi generali che esistono indipendentemente dal volere di un’autorità e di qualunque maggioranza. In altre parole, per chi vuole difendere la Legge, ciò che è rilevante è la legittimità, non la legalità. Nei regimi totalitari (p. es. negli attuali stati nazionali dell’Europa continentale), se una cosa è illegale c’è un’ottima probabilità che sia legittima: basti pensare all’evasione fiscale o all’uso di una moneta diversa da quella che lo stato impone con la violenza per poterla svalutare a piacimento, cioè per poter depredare le persone di ancora più risorse attraverso l’inflazione.

Il referendum per l’indipendenza di una regione è legittimo? …

L’articolo si trova a questo indirizzo: http://www.miglioverde.eu/autodeterminazione-due-strade-complementari/