“L’anarco-capitalismo” di Pierre Lemieux: commento alla recensione di Guglielmo Piombini

GIOVANNI BIRINDELLI, 23.5.2018

(Pubblicazione originale: Catallaxy Institute)

Altro bellissimo articolo del mitico Guglielmo Piombini. Leggerlo oggi, nel giorno dell’incarico a un probabile presidente del consiglio dei ministri, ha su di me un effetto psicologicamente lenitivo e calmante. Quindi grazie anche per questo all’amico Guglielmo.

L’autore scrive che “un mutamento troppo rapido nella direzione dell’anarco-capitalismo, non accompagnato dalla persuasione, potrebbe essere controproducente”.

Sul fatto che un mutamento troppo rapido nella direzione dell’anarco-capitalismo potrebbe essere controproducente, sono perfettamente d’accordo con Guglielmo, per le ragioni che lui ha ben sintetizzato.

Quello su cui sono più scettico è il fatto che la persuasione possa avere un benché minimo ruolo in questo cambiamento.

Infatti sono convinto che la persuasione (ma in particolare la persuasione dell’anarco-capitalismo) richieda la capacità di ragionare con la propria testa. Tuttavia, ho l’impressione che le persone che sono incapaci di ragionare con la loro testa (le cosiddette “masse”) siano e continueranno sempre di più a essere la stragrande maggioranza rispetto a coloro che sono capaci di farlo. In altri termini, sono convinto che la stragrande maggioranza delle persone sia e continui a essere profondamente stupida nel campo delle scienze sociali.

Questa tuttavia non è una ragione per essere pessimisti. Anzi. L’anarco-capitalismo in realtà già c’è, anche se per adesso in un unico settore (importantissimo): quello del denaro. La grande lezione di bitcoin, a mio parere, è stata quella di creare una graduale familiarità con l’anarco-capitalismo senza creare persuasione ma invece una struttura di incentivi.

Nella mia personale esperienza, il numero di persone che ieri non mettevano nemmeno in discussione l’assunto che potesse esistere una sola moneta e che questa dovesse essere quella di stato e che oggi (senza passare per la teoria monetaria della Scuola Austriaca) ridono di questo assunto, non si contano. Queste persone non sono persuase dell’anarco-capitalismo (anzi, molte di loro sono dichiaratamente ostili alla libertà). Tuttavia, grazie a bitcoin, nel settore monetario stanno cominciando ad avere familiarità con esso e ad apprezzarlo per ragioni puramente di interesse (non quindi intellettuali, di principio o economiche).

Bitcoin sta portando all’anarco-capitalismo in modo graduale. Tuttavia, questo non è il “gradualismo in teoria” di cui parlava William Lloyd Garrison (che si traduce in “perpetuità [dello statalismo] in pratica”); né è il “gradualismo in pratica” che segue un mutamento politico. Ma un gradualismo nuovo, che segue un processo di mercato che si affianca a quello politico e che rende quest’ultimo, nelle belle parole di Fuller che Guglielmo mi ha insegnato, “obsoleto”.

Il neomarxismo di Piketty promuove la tirannia fiscale e ignora la vera lotta di classe

Intervista di Francesco Carbone a Guglielmo Piombini sul podcast “Il Truffone”

http://iltruffone.com/it056-il-neomarxismo-di-piketty-promuove-la-tirannia-fiscale-e-ignora-la-vera-lotta-di-classe/

Prefazione di Guglielmo Piombini al libro “Legge e Mercato” di Giovanni Birindelli

La solitudine intellettuale dell’uomo che pensa: ritratto di Giovanni Birindelli, di Guglielmo Piombini


(Già pubblicato su MiglioVerde)

 

Il vantaggio dello studio indipendente

Legge e mercato raccoglie, in forma riveduta e aggiornata, i migliori saggi e articoli scritti da Giovanni Birindelli tra il 2014 e il 2016. Sono sicuro che questo nuovo libro riceverà dai lettori lo stesso favore del precedente, La sovranità della Legge, perché le qualità che contrassegnano le riflessioni dell’autore sono le medesime: originalità, profondità, rigore logico, coerenza, chiarezza di esposizione.

Nel nostro paese le idee della filosofia libertaria e dell’economia austriaca circolano da una ventina d’anni, e sono state diffuse e sviluppate da un gruppo poco numeroso, ma di ottimo livello, di studiosi e scrittori. Giovanni Birindelli, al quale mi legano una profonda stima e amicizia, è apparso solo da pochi anni in questa comunità, ma ha bruciato le tappe e si è messo subito in evidenza per le sue capacità non comuni.

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L’ipocrisia complice dei radical-chic

GIOVANNI BIRINDELLI, 13.2.2017

(Pubblicazione originale: Miglioverde)

 

The New Yorker, il giornale-simbolo dei radical-chic americani, ha di recente pubblicato un articolo di George Prochnik titolato When It’s Too Late to Stop Fascism, According to Stefan Zweig (“Quando è troppo tardi per fermare il fascismo, secondo Stefan Zweig”).

Si tratta dell’ennesima espressione di quella particolare forma di ipocrisia contemporanea che ha trovato rinnovato vigore dopo l’elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti. Un’altra manifestazione di questa ipocrisia è per esempio rappresentata dal discorso di Meryl Streep alla cerimonia per la consegna dei Golden Globe.

Per questa particolare forma di ipocrisia sarebbe necessario trovare un nome. In questo articolo, per incapacità di trovare termini migliori, la chiamerò “ipocrisia complice”.

L’ipocrisia complice ha alcune caratteristiche distintive. Continue reading

Tramedoro: una gran bella notizia!

GIOVANNI BIRINDELLI, 17.10.2016

(Pubblicazione originale: Catallaxy Institute)

Una gran bella notizia. È nato “Tramedoro” (www.tramedoro.eu): un sito dove trovare sintesi ben strutturate, ben pensate e ben scritte dei grandi libri delle scienze sociali: economia, filosofia, politica, psicologia, sociologia, storia.

La sintesi di ogni libro (lunghezza media circa 10 pagine A4) è strutturata in sei diverse sezioni : “Perché leggere questo libro”, “Punti chiave”, “Riassunto”, “Citazioni rilevanti”, “L’Autore”, “Nota bibliografica”.

I contenuti sono stati scritti o selezionati da un grande autore: Guglielmo Piombini. Sono rappresentate tutte le scuole di pensiero (i libertari non hanno paura del confronto, anzi) e le sintesi non contengono giudizi di valore. Continue reading

La prima guerra mondiale, ovvero il suicidio della civiltà liberale

GUGLIELMO PIOMBINI, 25.3.2016

(Pubblicazione originale: MiglioVerde)

L’articolo è disponibile agli abbonati a MiglioVerde a questo link: http://www.miglioverde.eu/la-guerra-mondiale-ovvero-suicidio-della-civilta-liberale/

 

“Il problema dell’autorità politica” di Michael Huemer: recensione di Guglielmo Piombini

GUGLIELMO PIOMBINI, 1.3.2016

(Pubblicazione originale: MiglioVerde)

“La condanna universale della tassazione, in quanto istituzione malvagia e degradante, potrebbe rappresentare una conquista di civiltà paragonabile al rifiuto della schiavitù” [E magari anche la condanna universale dell’impedimento del libero mercato nel settore del denaro, impedimento che consente la tassazione indiretta attraverso inflazione, n.d.r.]

Una bellissima recensione di Guglielmo Piombini del libro “Il problema dell’autorità politica. Un esame del diritto di obbligare e del dovere di obbedire” di Michael Huemer (Liberilibri).

L’articolo è disponibile a questo link

Il libro è disponibile su www.libreriadelponte.com

I successi della Scuola Austriaca e i fallimenti keynesiani

GUGLIELMO PIOMBINI, 2.2.2016

(Pubblicazione originale: Miglioverde)

Un meraviglioso articolo di Guglielmo Piombini in due parti. Con una chiarezza e semplicità espositiva tipica degli autori libertari, Piombini illustra i passaggi essenziali della storia economica del ‘900 e quelli del dibattito teorico fra gli economisti nel senso proprio del termine (gli ‘austriaci’) e gli anti-economisti (i keynesiani ma, implicitamente e più in generale, credo, tutti coloro che non prendono nemmeno in considerazione il libero mercato della moneta: quindi praticamente tutti gli altri). Lettura fondamentale.

L’articolo è disponibile agli abbonati del Miglioverde a questi link:

PARTE 1: http://www.miglioverde.eu/successi-della-scuola-austriaca-…/

PARTE 2: http://www.miglioverde.eu/i-successi-della-scuola-austriac…/

A vietare è capace qualunque imbecille

GIOVANNI BIRINDELLI, 30.12.2015

(Pubblicazione originale: Catallaxy Institute)

“Il piano del governo per l’emergenza smog: limiti a riscaldamento e velocità delle auto”

A vietare, così come a tassare, è capace qualunque imbecille.
L’imbecille è capace di vedere la causa diretta del problema: l’automobile che emette gas di scarico. Non è capace di vederne la causa primaria: l’assenza di diritti di proprietà, in questo caso nelle strade e nell’aria. Continue reading

Benvenuti Luca, Novello, Guglielmo e Francesco

[English version here]

GIOVANNI BIRINDELLI, 9.9.2015

(Pubblicazione originale: Catallaxy Institute)

È per me un grande piacere annunciare che Catallaxy Institute ha quattro nuovi membri: Luca Fusari, Novello Papafava dei Carraresi, Guglielmo Piombini e Francesco Simoncelli. Questi studiosi mi hanno fatto l’onore di accettare il mio invito e, per delega, quello degli altri membri di questa piccola associazione. Continue reading

Non è guardando alla Svizzera che riduciamo la coercizione che c’è in Italia

GIOVANNI BIRINDELLI, 17.6.2014

(Pubblicazione originale: Movimento Libertario)

In un interessante articolo, il bravo Guglielmo Piombini ha tessuto le lodi del sistema politico svizzero. Grazie anche alla decentralizzazione, a un ricorso ampio allo strumento referendario, alla competizione fiscale fra comuni e fra cantoni e a un’apertura resa necessaria dalle sue piccole dimensioni, in Svizzera il Leviatano è contenuto in uno spazio molto più ristretto di quanto lo sia in altri paesi europei (e in particolare nei più collettivisti fra questi come l’Italia). Di conseguenza, relativamente a questi paesi, i risultati economici della Svizzera sono naturalmente molto positivi.

Personalmente, tuttavia, pur riconoscendo tutti i vantaggi discussi da Piombini nel suo articolo, non considero la Svizzera una società libera. Nei limiti in cui l’obiettivo è ridurre il totalitarismo e avvicinarsi al proprio potenziale di crescita (e trascurando in questa sede per motivi di spazio la strategia del “votare con i piedi”), a mio parere è solo alla libertà che è necessario puntare, e a niente di meno. Questo non solo per motivi ideologici, ma anche per motivi strategici: nella loro astrattezza, gli ideali di libertà, se difesi in modo coerente, sono l’unica cosa che concretamente è in grado di contrastare la coercizione statale; e tanto maggiore è questa coercizione, tanto più fondamentale per ridurla è il ruolo giocato dagli ideali di libertà. Continue reading

L’Italia ha dichiarato guerra a chi produce. Difendersi è legittimo

GUGLIELMO PIOMBINI, 14.1.2014

Riporto al link seguente un bellissimo articolo di Guglielmo Piombini pubblicato da L’Indipendenza

http://www.lindipendenza.com/litalia-ha-dichiarato-guerra-a-chi-produce-difendersi-e-legittimo/