CARLO LOTTIERI, 20.10.2015
(Pubblicazione originale: Il Foglio)
La scelta del governo Renzi di alzare il limite nell’utilizzo del contante va accolta positivamente, per vari motivi.
La ragione fondamentale è che ogni ostacolo all’utilizzo delle banconote va considerato un’aggressione alla proprietà. Quando a un acquirente viene impedito di usare i propri soldi per comprare un’autovettura o un’abitazione è del tutto evidente che egli non è interamente proprietario dei risparmi di cui in teoria vorrebbe disporre. Nella sostanza c’è qualcuno – quanti legiferano e gestiscono l’apparato pubblico – che esercita un effettivo controllo su quella ricchezza.
Questi argomenti sono al centro di un recente pamphlet di Leonardo Facco intitolato “Elogio del contante”, pubblicato dal Miglioverde editore. Per Facco la vicenda del contante proibito e/o limitato in molte parti d’Europa testimonia della crisi della proprietà e, correlativamente a ciò, del diritto. E ci aiuta a comprendere come sia mutato il rapporto tra gli apparati pubblici e l’universo delle relazioni private. Continue reading