La tassazione volontaria

GUGLIELMO PIOMBINI, 2014

(Pubblicazione originale: Liberamente 1/2014)

Molti grandi pensatori liberali dell’Otto-Novecento di scuola francese e italiana avevano messo al centro delle loro riflessioni sociologiche il concetto di spogliazione. Jean-Baptiste Say, Frédéric Bastiat, Vilfredo Pareto o Maffeo Pantaleoni avevano osservato che in ogni società gli individui hanno a disposizione solo due modi per procurarsi le ricchezze che desiderano: lo produzione e lo scambio volontario, oppure la spogliazione. In questa seconda ipotesi si aspetta che qualcuno abbia prodotto qualcosa, per poi sottrarglielo con la forza o con l’inganno. La spogliazione commessa da una persona a danno di un’altra viene di regola condannata dalla legge e dalla morale; al contrario, la spogliazione esercitata da coloro che controllano l’apparato coercitivo dello Stato assume un carattere legale e sistematico, e prende il nome di tassazione. Continue reading

La manipolazione monetaria è la causa della crisi, non la cura

GIOVANNI BIRINDELLI (13.2.2013)

(Original publication: Movimento Libertario, L’Indipendenza)

Fra molti paesi industrializzati (Giappone e Stati Uniti in testa) è attualmente in atto una sorta di competizione a chi svaluta di più la propria moneta. In un recente articolo dal titolo “Il super-euro preoccupa? Se la Bce potesse stampare moneta calerebbe a 1,18 dollari“, Il Sole 24 Ore si lamenta che da questa competizione si sia autoesclusa l’Europa la cui Banca Centrale, per statuto (e a differenza della Federal Reserve americana), in teoria potrebbe intervenire solo per mantenere l’inflazione entro il limite del 2% e non anche per ‘sostenere la crescita e l’occupazione’. Continue reading

Monti la smetta di blaterare sul voto di scambio

GIOVANNI BIRINDELLI, 8.2.2013

(Original publication: L’Indipendenza, Movimento Libertario)

Personalmente non riesco a pensare a un commento più ipocrita da parte di un politico di quello che ha fatto Mario Monti sulla proposta di Silvio Berlusconi di restituire ai cittadini i soldi dell’IMU. Non c’è dubbio che la proposta di Berlusconi sia un “tentativo di corruzione”, un modo “di comprarsi i voti degli elettori”, una proposta di “voto di scambio”. Ma non sono forse la corruzione, il voto di scambio, il comprarsi i voti degli elettori con i soldi e la libertà degli altri, l’essenza e il fondamento stesso della “democrazia” per come essa è intesa oggi? Continue reading

La speculazione è una cosa bellissima

GIOVANNI BIRINDELLI (14.12.2012)

(Original publication: Movimento Libertario)

Le tasse anti speculazione (per esempio la cosiddetta “Tobin tax” introdotta dal governo Monti che sarà in vigore da marzo prossimo) servono alla crescita economica come eventuali tasse sulle parole servirebbero alla crescita della cultura, e sono legittime allo stesso modo. Continue reading

Monti ci vorrebbe cittadini italiani a suon di tasse e gabelle

GIOVANNI BIRINDELLI, 16.10.2012

(Original publication: L’Indipendenza)

In un recente discorso, il primo ministro Mario Monti ha affermato di essere sicuro che la contrapposizione politica fra chi paga le tasse e gli evasori fiscali “contribuirebbe a dare… un senso di cittadinanza comune”. Del significato della contrapposizione politica fra chi paga le tasse e gli evasori fiscali ha già ampiamente discusso Leonardo Facco in un recente articolo al quale non ho nulla da aggiungere.

Il rapporto fra questa contrapposizione e “un senso di cittadinanza comune” merita invece di essere brevemente discusso. Continue reading

Evasori? Ma quale guerra, per i nemici della libertà sono dei sovversivi

GIOVANNI BIRINDELLI, 18.8.2012

(Original publication: L’Indipendenza – qui con un errata corrige)

In una recente intervista pubblicata sul settimanale Tempi, Mario Monti, a proposito dell’evasione fiscale, ha affermato: “Io penso che l’Italia si trova in uno stato di difficoltà soprattutto a causa di questo fenomeno e che si trova da questo punto di vista in uno «stato di guerra»”. Il richiamo allo “stato di guerra” (tra virgolette) per situazioni che di guerra non sono (se lo fossero occorrerebbe una formale dichiarazione di guerra con le annesse responsabilità, doveri e implicazioni) è uno strumento spesso usato da chi detiene il potere politico nelle democrazie totalitarie per giustificare misure speciali (o “strumenti forti”, così forti da rappresentare, nel caso dell’evasione fiscale oggi in Italia, uno “strappo allo stato di diritto” nelle parole del ‘garante’ della privacy Pizzetti). Continue reading

I tagli di Monti e Bondi? Molto fumo, poco arrosto e tante polemiche

GIOVANNI BIRINDELLI, 7 July 2012

(Original publication: L’Indipendenza)

Fino a oggi c’erano ampie ragioni per sostenere che il governo Monti, posto dalla crisi di fronte alla scelta fra ridurre le dimensioni e soprattutto le funzioni dello stato e alzare le tasse, ha scelto la seconda soluzione. Oggi che è stata presentata la cosiddetta “spending review” ci sono ancora ragioni per sostenere questo? Sembra di si. Continue reading

Pascal Salin: l’evasione fiscale non è immorale (intervista esclusiva del Movimento Libertario)

GIOVANNI BIRINDELLI, 4 July 2012

(Original publication: Movimeto Libertario)

Riporto la sintesi di un’intervista al Professor Pascal Salin, economista francese della Scuola Austriaca. Il video integrale dell’intervista, in inglese, può essere trovato QUI.

Origine della crisi. La crisi è stata prodotta dal fatto che per molto tempo i governi europei, e in particolare quelli dei paesi oggi maggiormente esposti (Grecia, Spagna, Italia, Portogallo, Irlanda e, aggiunge il Professor Salin, Francia) hanno speso molto di più di quello che potevano permettersi. La crisi è adesso peggiorata per due ragioni. In primo luogo, la recessione economica ha ridotto le entrate fiscali. In secondo luogo, molti governi, adottando politiche keynesiane, hanno reagito alla crisi spendendo di più, non di meno: in altre parole, essi hanno reagito al problema aumentando il ricorso all’interventismo economico che ha creato il problema. Continue reading

Prof. Pascal Salin on the economic and financial crisis (full video interview)

Interview by GIOVANNI BIRINDELLI, 4 July 2012

(Original publication: Movimento Libertario)

Full video interview in English

Statali, diritto di voto e conflitto d’interessi

GIOVANNI BIRINDELLI, 28 March 2012

(original publication: L’Indipendenza)

Mi ricollego all’articolo di Leonardo Facco sugli statali per discutere alcune implicazioni politiche del problema. Il voto di uno statale e, più in generale, di chiunque a qualsiasi titolo riceva direttamente denaro “pubblico”, e cioè denaro privato sottratto ai legittimi proprietari dallo Stato con l’uso della forza, non ha la stessa valenza del voto di una persona che non riceve denaro “pubblico”.
Nel primo caso, infatti, a differenza di quanto accade nel secondo, c’è un conflitto d’interessi. Se una coalizione politica si candidasse alle elezioni con un programma di privatizzazioni, il voto dello statale potrebbe esprimere non la sua opinione sul programma di quella coalizione ma il suo interesse particolare e immediato. Continue reading

Riforma lavoro: licenziare è diventato un’altra tassa

GIOVANNI BIRINDELLI, 22 March 2012

(original publication: L’Indipendenza)

La riforma del mercato del lavoro che ha preso in questi giorni forma definitiva e che passa adesso al vaglio del parlamento è sintomo del moderno totalitarismo e, sia sul piano morale che su quello economico, essa non è meno illegittima, liberticida e economicamente fallimentare della situazione che intendeva riformare.
La situazione attuale del mercato del lavoro, quella che dovrebbe essere riformata dalla proposta del governo Monti, è naturalmente una roba da azzeccagarbugli. Tuttavia l’aspetto più critico è quello dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori, in base al quale le imprese con un numero di dipendenti maggiore di 15 non possono licenziare i lavoratori per motivi economici. La sostanza della “riforma” Monti è che, per motivi economici e di organizzazione dell’azienda, le aziende potrebbero licenziare un certo numero di lavoratori ma dando loro un indennizzo pari a 17 – 25 mensilità. Inoltre, la riforma del mercato del lavoro si dovrebbe estendere a tutti i lavoratori, abolendo quindi la distinzione fra imprese con meno di 15 dipendenti (per le quali non valeva l’articolo 18) e le altre. Continue reading

Mario Monti e la concorrenza

GIOVANNI BIRINDELLI, 18 November 2011

(original publication: Movimento Libertario)

Nella sua replica al dibattito sulla fiducia alla camera dei deputati (la “c” e la “d” sono intenzionalmente minuscole, così come altre lettere in questo articolo), il professor Mario Monti afferma con sobria baldanza: «Di poteri forti in Italia non ne conosco, magari l’Italia avesse un po’ di più di poteri forti. Ci sono alcuni poteri forti nel mondo, ho avuto il privilegio di vederli quasi tutti come commissario europeo alla concorrenza e questi poteri forti se lo ricordano ancora. Il giorno in cui proibii una fusione fra due grandissime società americane, benché fosse intervenuto il presidente degli Stati Uniti su di me. L’Economist disse che il mondo Usa considerava Mario Monti il Saddam Hussein del business». Continue reading