La deriva anti-scientifica di H. H. Hoppe

GIOVANNI BIRINDELLI, 7.3.2019

(English Version here. Questo articolo è stato modificato l’8.3.19  [°]).

Salve Giovanni […] le chiedo la cortesia di commentare sul suo sito […] il recente articolo (*) di Hoppe sulla necessaria alleanza dei libertari con il populismo. Personalmente apprezzo il paleolibertarismo, ma credo che Hoppe abbia esagerato davvero nella sua accettazione di metodi autoritari (se non totalitari) nei confronti dei dissenzienti, siano essi culturali o politici. Sarebbe molto utile una sua critica ragionata. Grazie (Stefano)

Non credo che si tratti di esagerazione, ma di deriva anti-scientifica. Più precisamente, di un pensiero che, pur partendo da coerenti premesse scientifiche, nella sua applicazione pratica (strategica) le contraddice. E queste contraddizioni non riguardano un elemento accessorio ma le fondamenta stesse della scienza della libertà e di quella economica.

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La “via normale” verso la libertà

GIOVANNI BIRINDELLI, 23.11.2014

(Testo dell’intervento a Liberi Comuni, Fidenza – 23.11.2014; ripubblicato da: Movimento Libertario)

Buonasera. Vorrei ringraziare Liberi Comuni e in particolare il Governo dei Nove per questo invito e fare loro i complimenti non solo per l’organizzazione di questo evento ma anche per gli obiettivi raggiunti in questi mesi: piattaforma Bitcoin per le donazioni, sito web chiaro ed efficace, comunicazione con uno stile molto pulito, secondo me belle proposte di nuovo simbolo, e altri. Sappiamo tutti che il decollo di un aereo richiede molta più energia, a parità di distanza percorsa, del volo ad alta quota.

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In quanto segue, col termine libertà intenderò quella condizione dell’uomo in cui la coercizione di alcuni su altri è ridotta il massimo possibile ed è sempre e comunque limitata alla difesa delle Leggi intese come princìpi, cioè come regole generali e negative di comportamento individuale che esistono indipendentemente dalla volontà di qualunque maggioranza e di qualunque autorità; e che sono valide per tutti, stato per primo, allo stesso modo.

Ora, l’attuale totalitarismo soffice-“democratico”, per quanto in generale sia meno evidentemente e fisicamente violento di quello ruvido-dittatoriale, è riuscito a portare gran parte delle persone oneste dalla sua parte e ad asservirle culturalmente come forse nessun’altra forma di totalitarismo è mai riuscita a fare. A causa di questo fatto, in occidente la libertà non è mai stata così lontana come lo è oggi, nel senso che la marcia politica nella direzione opposta a quella della libertà non è mai stata così priva di ostacoli politici, culturali e ideali. Il totalitarismo e l’apatia sono talmente diffusi e hanno attecchito talmente in profondità che perfino quei pochissimi che sono in linea di principio favorevoli alla libertà, spesso rinunciano in partenza a combattere coerentemente per essa, etichettando come “utopisti” coloro che provano a farlo. Passando dalla sua dimensione ‘ruvida’ a quella ‘soffice’ (in altre parole evolvendosi) il totalitarismo è riuscito ad annientare ogni resistenza politica al suo avanzamento (oltre che gran parte della resistenza intellettuale). Continue reading