Il commento di un “lettore per caso” a un recente articolo esprime una confusione che è estremamente comune fra i nemici della libertà. Per questo, ho pensato che potesse essere utile riportarlo qui insieme alla mia risposta. In questo modo, quando qualcuno mi muove queste obiezioni posso rimandarlo a questo articolo invece che ogni volta dover ricominciare daccapo a ripetere le stesse cose.
Continue reading“Ciao, premetto che parlo solo per me, non voglio mettere in bocca ad altri parole mie. Secondo me questa epidemia ha avuto come aspetto ‘positivo’ il distinguere nettamente tra anarcocapitalisti e minarchisti. Da quel che scrivi suppongo tu sia un anarcocapitalista e, scusa la franchezza, ma penso che come tutti gli anarcocapitalisti hai la testa un pò tra le nuvole :-). Il ‘bene pubblico’ secondo me esiste. Da che mondo è mondo le società esistono ed esisteranno sempre. E’ il principio di non aggressione che non esiste. Tra società vale il principio dell’equilibrio del terrore. Capisco che l’anarcocapitalismo ha il suo fascino, distingue nettamente tra i buoni ed i cattivi (le tasse sono un furto, i miei diritti ‘naturali’ etc), ma nella vita reale le cose non sono così semplici. In conclusione, per non farla lunga: secondo me la coabitazione tra anarcocapitalisti e minarchisti non è possibile e quindi è utile che ognuno vada per la sua strada, senza bisogno di reciproche scomuniche“.