GIOVANNI BIRINDELLI, 14.6.2020
Se bitcoin fosse stato centralizzato e esposto alla censura come lo fu e-Gold, sarebbe stato soppresso molto tempo fa.
Se c’è una lezione che bitcoin ha dato a chi aspira a battersi con successo contro il socialismo è quella che la decentralizzazione del processo (che è una cosa diversa decentralizzazione dell’eventuale risultato: p. es. una moneta di mercato), finalizzata in primo luogo alla resistenza alla censura, funziona. Forse perché consente di viaggiare leggeri, senza il peso di processi decisionali collettivi ma anzi con la possibilità di andare ognuno per la sua strada (fork) se non ci fosse un accordo spontaneo. Forse perché consente di viaggiare coerenti, senza creare un’antitesi fra scienza e pragmatismo (antitesi che alla fine rende necessariamente fallimentari anche quei progetti che dovessero avere successo) ma anzi con una complementarietà fra i due. Forse perché consente di viaggiare con le ali (gli incentivi del libero mercato), invece che con le catene (la politica e i suoi provvedimenti). Quali che siano le ragioni, la decentralizzazione del processo finalizzata in primo luogo alla resistenza alla censura ha funzionato: bitcoin, creato da un solo uomo (o piccolo gruppo di uomini), in 11 anni nel campo del denaro ha ottenuto un risultato (non solo in termini quantificabili di libertà monetaria ma anche in termini meno quantificabili di speranza) che nessun processo politico centralizzato (anche con le migliori intenzioni, cioè con l’obiettivo della più ampia decentralizzazione di risultato) ha mai potuto nemmeno sognare. E se bitcoin continuerà ad avere successo, questo potrebbe essere solo l’inizio (di una strada sicuramente difficile e rischiosa).
Credo (anche se spero di sbagliarmi) che, nel contesto attuale di socialismo estremo e necessariamente sempre crescente, un eventuale processo centralizzato che miri a un risultato decentralizzato non potrà che fallire, anche laddove le sue premesse teoriche, laddove presenti, fossero corrette. In altre parole, battersi contro la centralizzazione socialista, in qualunque campo, facendolo perbenino (cioè chiedendo il permesso al socialismo, secondo le sue regole e costituzioni, e in ossequio alle sue strutture centralizzate) non credo che sia un approccio che possa funzionare. Continue reading