Patriottismo ed egualitarismo

GIOVANNI BIRINDELLI, 21.1.2017

(Pubblicazione originale: Catallaxy Institute)

Il patriottismo esprime una mentalità collettivista (cioè totalitaria) non meno di quanto faccia il cosiddetto egualitarismo.

Il collettivista vede la società e l’economia come ordini positivi, cioè come organizzazioni. L’organizzazione è caratterizzata da una gerarchia unitaria di fini. Questa gerarchia è stabilita arbitrariamente da chi sta al vertice dell’organizzazione. Al raggiungimento di questi fini tutti coloro che fanno parte dell’organizzazione, nei limiti in cui agiscono in essa, devono contribuire.
C’è una macroscopica differenza fra il caso in cui chi sta al vertice dell’organizzazione è il titolare dei diritti di proprietà su quell’organizzazione e il caso in cui chi sta al vertice dell’organizzazione è titolare di privilegi. In altre parole, la differenza fra un’impresa e un’economia gestita come se fosse un’impresa è quella che c’è fra il bene e il male, fra la prosperità e la miseria, fra la libertà e la schiavitù, fra l’aggressione e il libero scambio.
Incidentalmente, in un’economia o in una società (cioè in quelle situazioni in cui la conoscenza rilevante, anche di tempo e di luogo, è dispersa capillarmente e non concentrata), l’esistenza stessa di una gerarchia unitaria di fini è logicamente incompatibile col loro raggiungimento (la prosperità è per esempio logicamente incompatibile col protezionismo).
Il discorso di insediamento di Trump lo qualifica come collettivista, cioè come socialista. A parte arbitrari giudizi estetici su di loro e sulle loro mogli, l’unica differenza fra Trump e Obama è costituita dalla particolare gerarchia unitaria e arbitraria di fini al cui raggiungimento la macchina coercitiva a cui essi stanno a capo costringe gli individui a contribuire in vano.
Lo scontro fra democratici, repubblicani e sedicenti “libertari” negli USA (così come quello fra “destra”, “sinistra” e protesta in Europa) è uno scontro fra socialisti, cioè fra persone che sono intellettualmente incapaci di concepire la società e l’economia come ordini spontanei (un ordine spontaneo è il risultato inintenzionale dell’azione e dell’interazione delle persone ma del disegno di nessuno: in esso non c’è alcuna gerarchia unitaria di fini).
Se la libertà dipendesse solo dalle idee, non avrebbe speranza. La stragrande maggioranza delle persone è infatti troppo stupida per comprendere l’ordine spontaneo della libertà (anche se grazie a una vivacissima attività dei libertari su Internet negli USA il numero di persone che si avvicina alla libertà è in continua crescita i quel paese). Per fortuna c’è la tecnologia, che oggi consente anche agli stupidi di proteggere la propria privacy e di non essere aggrediti finanziariamente dallo stato, per esempio.
La strategia libertaria che in questo momento storico si sta dimostrando vincente non è quella di sostituire il regime democratico (o più in generale collettivista) con una società libera, ma quella di bypassarlo in modo anonimo, sicuro e/o protetto grazie alla tecnologia.
 
PS. per chi avesse la mia mail, ricordo che la mia chiave pubblica PGP si trova a questo link (https://countermail.com/process.php?pubview=Z2lvdmFAY291bnRlcm1haWwuY29t). E per chi avesse il mio numero di telefono, ricordo che uso Signal.

2 thoughts on “Patriottismo ed egualitarismo

  1. griago January 23, 2017 / 12:18 pm

    Personalmente sono convinto che il miglior alleato della libertà sia la tecnologia in particolare la crittografazione e le reti peer-to-peer. Tramite esse diventa sempre più difficile attuare la coercizione nei confronti degli altri. I governanti hanno sempre temuto il dissenso, soprattutto quando questo poteva organizzarsi. Per organizzarsi è necessario uno scambio di informazioni. Per agire serve anche un libero scambio di risorse. In passato i governanti avevano molti strumenti per rendere difficile lo scambio di informazioni e quasi impossibile lo scambio di risorse. Oggi è sempre più difficile farlo proprio grazie alla tecnologia alla portata di tutti, alle architetture decentrate ed a prova di attacco, alla crittografia ed alle chiavi pubbliche e private. Sono fiducioso che nell’arco di poche generazioni la libertà si affermerà. Non nel breve, purtroppo.

    • Catallaxy January 23, 2017 / 4:53 pm

      Grazie del commento. Sono perfettamente d’accordo con lei.

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